San Pio X  - Canottieri Milano  82 - 70  (23-17, 41-37, 65-51)

San Pio X: Stigliano 6, Fusco 5, Tavarez, Torti 4, Nodari 16, Piccolo 5, Martini 16, Porro 8, Melchiori 7, Messina 15; all. Rossi, v.all. Catenaccio.

Falli 24+1T; TL: 13/20.

Canottieri: Maltempi 2, Siboni 16, Chinzari 8, Moroni 1, Muzzio 7, Eleni 21, Landini 4, Torciero, Spaggiari, Raffaelli 11; all. Ingala, v.all. Picarelli.

Falli: 23; TL: 15/29.

Fine settimana sereno in casa San Pio, per non dire esaltante. E pensare che era iniziato proprio male: Messina a letto con una brutta influenza, non si è mosso dal suo letto di ... dolore ed era out dalle convocazioni; Chiappa alle prese con un ginocchio malandato ...; Porro e Sebastio fuori per lavoro per tutta la settimana con forti dubbi circa la possibilità di arrivare in tempo venerdì sera. Consolava il fatto che Martegani era pronto a prendere in mano la regia a fianco di Torti e che Martini si era finalmente potuto allenare, pur senza forzare, per la prima volta dall'infortunio dello scorso mese.

A due ore dall'inizio della partita coach Rossi deve constatare l'indisposizione di Chiappa, il forfait inatteso di Martegani, l'impossibilità a raggiungere Milano di Sebastio e l'assenza perdurante di Ciccone ... e si trova obbligato a chiamare Messina, sfebbrato ma sotto antibiotici, Melchiori e Tavarez ed ad offrire a Porro una maglia da titolare pur con zero allenamenti nelle gambe, per arrivare a 10 giocatori. Insomma c'erano tutte le premesse per passare una pessima serata al Savonarola. Serata che è stata sì, pessima, ma per i colori bianco neri della Canottieri. Per i ragazzi di Ingala l'attenuante dell'assenza per squalifica dello zio Luca Maltempi e dell'infortunio ad inizio partita di Spaggiari ... ma, sulla carta, non ci sarebbe comunque dovuta essere partita.

Palla a due per Porro, Nodari raccoglie ed il primo rimbalzo offensivo è ancora di Marco che si alza per mettere dentro subisce fallo, va in lunetta e fa 2/2. Canotta avanti, tiro fuori, rimbalzone di Porro che rilancia a Messina, alla fine la palla torna in mano al centro di scuola Corsico che la mette e ci porta sul 4 a 0. Si va avanti così con Porro che prende rimbalzi e con la Canottieri che non ingrana fino al 9-0, poi 11-3, poi 15-5. Chiaramente siamo certi che non andrà fino in fondo così ma ci diciamo che, intanto, loro devono faticare per recuperare quei 10 punti da qui alla fine. Eleni viene guardato da vicino da Messina e da Martini ma è mortifero quando, con quell'aria quasi svogliata, alza la mano e la mette dall'arco per ben due volte e porta i suoi a riavvicinarsi un po'. Nel frattempo Spaggiari, saltando a rimbalzo, cade male sulla caviglia e deve uscire, purtroppo in modo definitivo, dalla partita. Ingala mischia un po' le carte ed alterna un po' di zone che solo inizialmente ci mettono in difficoltà. Il distacco a fine quarto è comunque di 6, confortevoli punti.

Si ricomincia e le disposizioni di coach Rossi sono di tenere lontano dal tiro Raffaelli e Eleni. Eleni che, peraltro, era uscito dal campo per problemi alla caviglia (la stessa dell'andata?). La regia dei bianconeri passa nelle mani meno esperte di Landini che supplisce al differente tasso tecnico (rispetto al meastro) con un grande dinamismo. Per i nostri Torti si alterna a Luca Messina (ovviamente in pessime condizioni fisiche) e le nostre difficoltà nell'attaccare la loro zona aumentano un pochino. Ci tiene a galla un gran lavoro di squadra, la seconda bomba di Martini (una l'aveva messa anche nel primo quarto) ed un cuore da fare provincia. L'intervallo lungo arriva con 5 punti di Raffaelli da un lato e con 7 punti consecutivi di Pippo Martini e con un fallo subito sulla sirena da Maurizio Melchiori (1/2), uno che questo derby lo vive e lo gioca sempre in maniera speciale.

Nessuno, ma proprio nessuno, tra i supporter bianco verdi, fa il minimo accenno a come stia andando la partita mentre ci si fuma la rituale e poco salutare sigaretta ... ma credo che tutti noi si stesse pensando che, per quelle che erano le premesse, non si poteva che essere soddisfatti.

Si ricomincia con i quintetti iniziali e subito Siboni porta lo scarto della Canottieri a meno 2. Risponde, perentoriamente, Nodari con una tripla che fa esplodere il Savonarola. Il terzo quarto può essere sintetizzato in poche parole: la Canottieri attacca e fatica a segnare i nostri tirano da fuori e ... gli entrano tutte! Vanno sullo scout delle triple: Nodari (già citato), Messina (2 volte), Fusco, Piccolo (che carattere!) e lui, Maurizio, Gatto, Melchiori (due volte in 30 secondi). Va sottolineato che nessuno dei 7 tiri andati a segno è stato fatto senza avere un metro di distanza dell'avversario. Ciò vuol dire che i tiri erano tutti tiri giusti, scelte dell'attacco e non forzature. Abbiamo girato la palla correttamente ed abbiamo sempre aspettato quel passaggio in più che serviva per dare al tiratore lo spazio, il ritmo ed il tempo giusto per metterla dentro. Si va all'ultimo intervallo con il conforto di 14 punti di vantaggio e con la consapevolezza di essere vicini ad un impresa assolutamente insperata.

Gli ultimi dieci minuti di partita, in verità, hanno offerto poche emozioni e tutte sotto il solo profilo dell'agonismo. In uno scontro fratricida sotto canestro il mento di Porro sbatte violentemente sulla testa di Stigliano. Sangue ovunque, Stigliano fuori a titolo definitivo e Porro che, incerottato alla bell'e meglio torna in campo con la stessa grinta di prima. Nel frattempo Messina mette la sua terza tripla e Torti decide di entrare anche lui nella lista dei "bombaroli" (7 su 9 scesi in campo) marcando l'undicesimo tiro dall'arco per il San Pio. Finisce così, con il solo Raffaelli a cercare la disperata rimonta negli ultimi 2 minuti e con i nostri a festeggiare a centro campo questa che è una vittoria della squadra che ha giocato da squadra e nulla più.

Non mi riesce di fare graduatorie tra i nostri e quindi cito come artefice della vittoria coach Rossi che non ha mai perso le redini del comando ed ha giostrato i mezzi che aveva a disposizione alternando i cambi alla perfezione e chiedendo alla squadra (questa volto molto ubbidiente) di rispettare i tempi di gioco.

Per la Canottieri è impossibile non citare Fritz Eleni, un play di altre categorie, che ha dispensato palloni ai suoi compagni in modo egregio e che non credo si consoli per la sconfitta sapendo di essere stato il best scorer del match. Al suo fianco bene Siboni e benino Raffaelli (mi aspettavo di più, lo devo ammettere).

L'arbitraggio è passato inosservato e quindi è andato bene, avendo mantenuto un metro uniforme per tutta la gara senza protagonismi nè, tantomeno, errori di cui io abbia memoria.

08.02.08

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