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Un centimetro alla volta, i ragazzi mettono insieme quei metri che valgono la vittoria | |||
San Pio X - REMM Asola 77 - 66 (20-12, 38-30, 59-48) San Pio X: Stigliano (5), Sebastio (10), Torti, Nodari (12), Magnani (6), Galtarossa (31), Martini (8), Palomba, Porro (2), Messina (3); all. Rossi. Falli: 26; TL: 18/30. REMM Asola: Merlo (8), Gori, Mitu, Zanini (2), Nardi (3), Coluccia (15), Agarossi (14), Rota (14), Cozzani (4), Torreggiani (4); all. Lorenzi, a.all. Cremoni. Falli: 22; TL: 16/27. [Le immagini del dopo partita] Sarà stato il clima da festeggiamenti per le vittorie delle squadre milanesi nel calcio, sarà stato che siamo riusciti a coinvolgere le ultime generazioni di piccoli sanpiotti, ma ieri c'erano rappresentanti di ognuno dei 38 anni di storia della Pallacanestro Ragazzi San Pio X sulle tribune a far venire i brividi a chi dal campo era stupito, commosso e grato per tanto affetto e tanto tifo. Un tifo che non si mai placato dal primo minuto fino alla sirena finale. Un tifo che ha sostenuto i ragazzi anche nei momenti difficili in cui il disperato tentativo degli avversari di salvarsi dal precipitare in promozione sembrava potere avere delle chanches. Un tifo che è vitamina pura per chi, come il gruppo dirigente di questa squadra spesso vacilla di fronte a mille difficoltà e pochi mezzi. Un pubblico che non ha niente da invidiare ad altre platee delle "minors" come Bollate, Garbagnate o, a qualche piano più su, Saronno. Grazie a tutti quelli che c'erano e a quelli che avrebbero voluto esserci, e arrivederci all'anno prossimo, conto sulla vostra presenza. I ragazzi erano carichi al punto giusto. Si sono preparati psicologicamente con un po' di retorica cinematografica americana (che sarà retorica, ma quanto sono bravi ad inventarsi certi discorsi) ed il colpetto finale, mi si dice, lo ha dato nello spogliatoio il Coach con un sermoncino che ha fatto entrare in campo dieci uomini pronti a tutto pur di vincere. Primo possesso e canestro per Asola poi inizia il primo mini show di Alessandro Galtarossa: linea di fondo e canestro, linea di fondo e canestro finta di penetrazione (ovviamente verso la linea di fondo) e bomba, rubata e canestro in appoggio, da bravo ragazzo che non vuole strafare (lì la schiacciata ci stava tutta) e non vuole accendere l'orgoglio asolano. In difesa, peraltro, ad Ale è stato affidato Rota: gli si piazza nei pantaloncini e non lo molla un secondo, limitandone notevolmante la pericolosità. La gara è stata preparata da Robba Rossi mettendo un difensore agile ed attento (Galta, Seba, Martini) su Rota ed uno potente (Schultz Nodari, Max Magnani) su Agarossi con un raddoppio sempre pronto se il '72 asolano riusciva a prendere palla spalle a canestro (con il suo ricciolo ci ha fatta tanto, tanto male nelle altre due gare). Il risultato è stato che Rota, stavolta ce ne ha messi solo 2 nel primo quarto. Messina sul play avversario (Merlo si alternava con l'interessantissimo '87 Gori) era come tarantolato opponendo il petto a braccia aperte ad ogni movimento del malcapitato di turno. Il metro arbitrale questa volta si sposava bene con le nostre caratteristiche (e con l'impostazione data alla partita): i contatti veniali e "di gioco" venivano tollerati se portati a termine di regolamento, molta attenzione veniva data ai movimenti dei giocatori "sotto" con numerose infrazioni di passi fischiate agli attaccanti che cercavano di fare qualcosa nell'area intasatissima. Nel finale del 1° quarto entrava Sebastio per Galtarossa ed il prodotto non cambiava: bomba, pentrazione e P.A.T. produceva gli otto punti con cui si andava al primo riposo breve. Dopo un primo quarto così ci si poteva aspettare che succedesse quel che è successo cento volte nella nostra stagione, un rilassamento che rimettesse in carreggiata l'avversario. Sarà stato che c'era QUEL pubblico, saranno stati gli occhi di tigre che i ragazzi hanno mantenuto per tutti i 40' ma, rilassamento o no, abbiamo tenuto in equilibrio la partita ovvero, abbiamo mantenuto il vantaggio esattamente a quegli 8 punti. Rota è riuscito a trovare per tre sole volte quel mezzo secondo e quei 30 centimetri che gli hanno permesso un tiro "comodo" e sono stati 8 punti per lui (alla fine, se non sbaglio, ha chiuso con 3/3 da 3 e con 2/3 da due) mentre Agarossi si è dovuto accontentare di altri due punti e niente più. Durante la "solita" sigaretta dell'intervallo si commentava, come di consueto, con i fedelissimi del savonarola. Fiducia, prudenza e, comunque, apprezzamento per l'atteggiamento e per le scelte tattiche del Coach. Speriamo bene. Ma le serata è quella buona e lo si capisce dal fatto che si continua con la stessa intensità. Chiaramente bisogna accusare un po' di stanchezza e qualcosa funziona, talvolta, peggio. Ma, onestamente, dobbiamo ammettere che, se gli uomini più pericolosi della squadra avversaria hanno uno 35 anni e l'altro 48 (sì, proprio quarantotto), la fatica, il caldo e l'umidità del Savonarola dovrebbero aver pesato ben più per loro. Ma Asola veniva sorretta da Gori, dall'azione sull'esterno di Coluccia (altri 15 punti per lui) e di Nardi, con Cozzani (grosso, rude, ma sportivo) a fare a mazzate sotto canestro. Qui la barca l'hanno tenuta a galla i vari Magnani, Stigliano, Porro (ha preso dei rimbalzi in attacco strepitosi) con Galtarossa che continuava nella sua serata magica in attacco. Vantaggio incrementato a +11 e avanti verso l'ultimo quarto. Vantaggio che doveva essere solo amministrato e portato alla fine. Beh, diciamo che l'amministrazione di questo vantaggio non è stata proprio quella del "buon padre di famiglia", se è vero come è vero, che Asola ha rosicchiato uno alla volta ben 9 di quei punti arrivando ad appena -2. Qui sono avvenute due cose: il ritorno in campo degli attributi biancoverdi ed una paio di decisioni arbitrali che hanno ... "contrariato" la panchina asolana ed, in particolare il play Merlo (grande cuore e, credo, grandissimo attaccamento alla sua maglia). Su un fischio discutibile partiva tecnico ed espulsione che ci ridava punti e fiducia e, da quel momento la partita tornava saldamente sotto il nostro controllo. Alla sirena finale saltava fuori dalla borsa di Stigliano una bottiglia di Berlucchi che io avrei proibito e che, invece, mi sono bevuta, poco prima di subire un vergognoso atto di teppismo da parte dei miei giocatori ... vestito sotto la doccia dopo aver avuto 40° di febbre appena due giorni prima? Pazzesco e inqualificabile. Di fronte c'era, per la terza volta in otto giorni, Asola: una società che è risorta quest'anno con un nuovo gruppo dirigente dopo anni gloriosi che la avevano vista fino in serie C1. Una società che, pur con costi di natura diversa, si è dovuta inventare praticamente ex-novo e che, per quel che ho visto in campo, deve aver attraversato difficoltà di natura extra cestistica per essere riuscita a racimolare la miseria di 7 vittorie in stagione regolare. Una squadra nella quale, date le prime due partite, c'erano due personaggi da guardare a vista, per il male che, sportivamente, ci avevano fatto: Mario Agarossi ed il Signor Carlo Rota. Due eccellenti giocatori che, in questa serie di partite hanno mostrato colpi eccellenti e una tenuta atletica invidiabile. Li ho già fatti ma rinnovi i miei più sinceri complimenti a questi due atleti come mi complimento con tutta le loro squadra e faccio loro i miei migliori auguri. L'arbitraggio è stato eccellente, silente, deciso, lineare e ... comprensibile a tutti. Complimenti davvero ai signori Moretti di Como e Clerici di Cadorago. Mi auguro di rivederli molto spesso nelle nostre partite. Dei nostri cosa dire ... FANTASTICI! Martini si è visto poco in attacco ma ha cucito e ricucito le nostre trame difendendo come un ossesso. Sebastio ha centrato la sua terza doppia cifra consecutiva ed ha dimostrato che quando è ben allenato è ancora tra i migliori 82 della Lombardia. A Stigliano ieri non entravano ma quante battaglie vinte e quanti passaggi "giusti". Il play Luca Messina, a dispetto dello scarso fatturato in punti, ha giocato una delle sue migliori partite: ha tenuto l'ordine in campo e dettato a meraviglia i tempi e gli schemi. Il suo lavoro in difesa è stato determinante per lasciare all'attacco asolano poco tempo per scegliere come affondare ed infilandoli nell'imbuto "o Rota o Agarossi" che erano marcati come si deve. Max Magnani, sempre umile e silenzioso a fare quello che mena, le prende e qualche volta la mette. Mi ha promesso che vuole perdere 10 kg perchè fa ancora fatica a schiacciare ... ci conto Max. I due under, Torti e Palomba, oggi meno utilizzati ma sempre pronti ad entrare e, sembra paradossale, a portare ordine quando le cose non andavano. Maro Porro ha offerto un'altre delle sue prove positive con pochissimi punti e tanti rimbalzi, tutti fatti di sudore e, stavolta solo figuratamente, sangue. Gabri Schultz Nodari non ha giocato la partita perfetta ma ci si è avvicinato molto. Il suo avversario che ha aveva fatto 35 e 31 nelle prime due partite ha fatto 14 (2, 2, 8, 2) che credo sia il suo minimo assoluto stagionale. I attacco ha lavorato duro prendendosi pochi tiri e mettendoli quasi tutti (noi del San Pio non teniamo lo scout "perchè porta sfiga" e quindi citiamo percentuali a sentimento ed a memoria). Di Alessandro Galtarossa che dire che non è stato già detto? E' un talento straordinario che quando decide di fare la differenza stampa 31 punti scegliendo tra la penetrazione o l'arresto e tiro, la bomba o la rubata. Il tutto condito con una prova in difesa eccezionale. Coach Robba Roberto Rossi: ha 26 anni, circa 18 dei quali passati in palestra a maneggiare una palla arancione. Chi lo ha visto allenare la sua prima partita in serie D da head coach e lo ha rivisto ieri sera deve aver notato una crescita eccezionale. Roberto è cresciuto nel lavoro di preparazione della gara, nell'approccio psicologico, nell'interpretazione di quello che succede in campo. Chiaramente ci sono ancora molti margini di miglioramento ma se continua così temo che dovremo attrezzarci (intendo come società) a salire nelle serie superiori alla svelta in modo da rimanere all'altezza delle sue potenzialità. 25.05.07 spa |
serie D serie C2 marcatori
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maggio 2008 23.05.08 - play out serie D: Nembro amara per il San Pio ed è retrocessione 20.05.08 - play out serie D: Nembro passa al Savonarola e ci obbliga a gara tre 16.05.08 - play out serie D: vittoria in gara uno a Nembro per i ragazzi di Rossi 09.05.08 - serie D: la sconfitta con Vigevano chiude la stagione regolare, ora i Play Out aprile 2008 22.04.08 - serie D: sconfitta di misura contro Siziano 18.04.08 - serie D: buona prova di squadra nonostante la sconfitta a Boffalora 11.04.08 - serie D: Bocconi cinica e concreta con un San Pio a metà 04.04.08 - serie D: un'altra sciagurata sconfitta per i nostri ragazzi contro la Tumminelli marzo 2008 28.03.08 - serie D: troppe assenze contro una Virtus Gambolò troppo in palla per i nostri ragazzi 18.03.08 - under 19: finale dignitoso ma non va dimenticata l'occasione persa 17.03.08 - under 21: un San Pio presuntuoso, sconfitto dal Pentagono 15.03.08 - under 19: un San Pio lunatico viene castigato dal Leone XIII 14.03.08 - serie D: troppo squadra Magenta per il San Pio 11.03.08 - under 19: schiantato lo Schuster 10.03.08 - under 21: di nuovo in cinque e di nuovo vincenti contro Cesano Boscone 09.03.08 - serie D: la prima squadra cade anche contro Sant'Ambrogio 02.03.08 - under 19: Cagnola più tosta del previsto ma sconfitta dai nostri ragazzi |
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