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Serie D: partita a due volti e viene la sconfitta con Sant'Ambrogio

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San Pio X - G.S.Q. Sant'Ambrogio  60 - 70  (13-16, 39-24, 49-49)

San Pio X: Sebastio 10, Chiappa 15, Fusco 2, Torti 3, Ciccone 3, Nodari 12, Magnani 6, Piccolo, Martini 9, Messina; all. Rossi, v.all. Catenaccio.

Falli: 28; TL: 14/18. 5F Chiappa.

Sant'Ambrogio: Alessandrini, Cavicchini 10, Zavaglia 1, Luciano 13, Draghi 4, Casagrande 4, De Bellis 22, Bucciarelli 1, Porro, Baioni 15; all. Vianello, v.all. Marioni.

Falli: 21; TL: 21/31. 5F Baioni.

Qualcuno, all'uscita dal palazzetto, ieri sera, ha detto che nella stessa serata aveva visto la bellezza di due partite al prezzo di una. Come dargli torto?

E' molto difficile fare un commento sereno del derby dei Santi che, va detto subito, è stato comunque molto corretto e ad uno spettatore neutrale dovrebbe essere piaciuto anche parecchio. La partita ha avuto due volti distinti: guardando i parziali balza subito all'occhio il tremendo parziale che i ragazzi di Roberto Rossi hanno piazzato nel secondo quarto e le tenace reazione che il gruppo di coach Vianello ha avuto nella seconda frazione del match. Proviamo a descrivere la partita per capire cosa è successo.

Il primo quarto è molto equilibrato e le squadre si studiano. San Pio rigorosamente a uomo e Sant'Ambrogio religiosamente a zona. In attacco il San Pio è più squadra ma, pur riuscendo a mantenere a secco il temuto De Bellis, non trova le giuste contro misure per fermare Luciano da fuori e Baioni da sotto. Il "fatturato" Sant'Ambrogio è tutto di questi due giocatori (9 per Luciano e 7 per Baioni). Sebastio e C. sembrano aver assimilato le sedute d'allenamento (poche peraltro) che Rossi ha dedicato all'attacco contro la zona ed al superamento della zona press.

Nel secondo quarto, poi, la chimica San Pio sembra produrre reazioni da centrale atomica: tutto funziona a meraviglia. In attacco, comunque ci si muova è canestro o una palla recuperata, le combinazioni a due sono perfette e si vedono vere e proprie robe da stropicciarsi gli occhi. In difesa vengono permessi al solito Luciano ed a Draghi 4 soli punti dal campo (che + 4 tiri liberi fanno 8 punti in totale per la squadra di Vianello). La conclusione del quarto è assolutamente esaltante con Ciccone che recupera palla sotto si alza per tirare, segna subisce fallo e trasforma il canestro supplementare. Sant'Ambogio viene avanti ma non realizza e i nostri vengono avanti per giocare una azione da 10 passaggi in 10 secondi con Sebastio che, alla fine, si alza e segna da 3. 4 secondi sul cronometro ed il capitano recupera palla parte in contropiede ed ha la saggezza di capire che non c'è tempo per metterla in terzo tempo, si arresta sulla linea del tiro libero e realizza sulla sirena il canestro del +15.

Durante l'intervallo ci stropicciamo gli occhi, non tanto per l'essere in vantaggio, e nemmeno per l'entità di tale vantaggio, quanto per la qualità di gioco vista nel secondo quarto. C'è molta sicurezza tra i tifosi che questa sera al Savonarola vada tutto per il meglio. De Bellis è ancora fermo a zero punti, abbiamo battuto il loro pressing come e quando abbiamo voluto, la loro zona è stata perforata come e quando volevamo e, giocando in velocità abbiamo scavato un solco invalicabile ...

Inizio del 3 quarto e, dopo qualche scaramuccia iniziale (con Baioni e Nodari che fanno 1/2 e Cavicchini che segna da fuori) si vedono due cose: le gambe sono molli e il pressing è diventato molto più difficile da battere per cui abbiamo molta più difficoltà in attacco; De Bellis decide di provare a tirare da fuori e si accorge che gli riesce benino!! Il numero 16 arancione, nel solo terzo quarto, piazza 3 bombe e manca la terza solo perchè subisce fallo (2/3): 11 punti in 10 minuti ... niente male. Da parte nostra, vedendo che il vantaggio si assottiglia cominciamo a fare cose strane a non ragionare ed a buttare palloni in qualunque modo. Si va all'ultimo intervalo breve con le squadre in parità: abbiamo dilapidato in un solo quarto tutti e 15 i punti che avevamo accumulato!

Quarto quarto con Sant'Ambrogio che continua a fare il suo gioco e con i nostri che continuano a perdere colpi. Chiappa commette 3 falli in 2 minuti e deve abbandonare la partita lasciando a Magnani (ancora fuori condizione dato che si è potuto allenare poco nell'ultimo mese) il compito di affiancare Nodari nel contrastare Baioni e Casagrande. Da fuori, poi, nè Messina nè Sebastio o Martini ci prendo più. Per il play ex Arese una serata "virgola" che non ricordavo di avere mai dovuto annotare. De Bellis mette un altro paio di bombe e a 3 minuti dalla fine ci troviamo a -4. Negli ultimi 90 secondi Rossi ordina il fallo sistematico che, purtroppo, sortisce l'effetto indesiderato: Sant'Ambrogio diventa quasi infallibile ai liberi mentre noi non ne mettiamo uno che sia uno nè da fuori, nè da sotto nè dalla linea.

Finisce con la curva Arancione che invita i suoi giocatori sotto la tribuna e con i nostri che, forse ancora increduli, se ne vanno nello spogliatoio in silenzio.

Dei nostri cito per amor patrio i giovani. Piccolo ha avuto una manciata di minuti in cui ha curato il bau bau De Bellis: è andata molto bene nel primo quarto, meno bene nel terzo ma, sia ben inteso, la sua prova è stata comunque sopra la sufficienza. Ciccone rientrava dopo tre settimane di stop e, nel magico 3° quarto ha dato un eccellente contributo al break dei nostri. Fusco è stato come sempre diligente ed arcigno in difesa anche se molto sfortunato nel suo colpo preferito, la bomba, che ha scherzato con i ferri senza voler mai dargli la soddisfazione del canestro. Torti ha svolto diligentemente la sua parte trovando un canestro anche pregevole in entrata.

Per Sant'Ambrogio quanto doveva essere detto di De Bellis credo di averlo già detto. Molto bene anche Luciano e Baioni con Cavicchini che, zitto zitto, si portato in doppia cifra anche lui. Onore ai vincitori ed al loro coach Vianello che, anche se a mio giudizio fa troppa zona, la fa molto bene e con grande efficacia. Un'ultima citazione per Marco Porro: non ha giocato molto e mi dispiace per lui. Rimane comunque uno dei nostri e gli continuiamo tutti a volere bene.

L'arbitraggio è stato eccellente e senza sbavature. Mambretti, molto autoritario, ha fatto vedere che è un arbitro da serie nazionali. Arlati, pur essendo più giovane, è stato all'altezza del suo autorevole collega.

09.11.07

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