San Pio X  -  G.S. Pentagono  73 - 71  (25-15, 37-35, 55-50)

San Pio X: Stigliano 4, Sebastio 2, Chiappa 31, Ciccone, Nodari 13, Martegani 10, Piccolo, Martini 4, Melchiori, Messina 9; all. Rossi, v.all. Catenaccio.

Falli: 31; TL: 15/30.

G.S. il Pentagono: Figini 12, Zoboli 5, Guarracino 4, Proserpio 2, Pellegrini 2, Bocchini 14, Uva 7, Aiello 10, Agnesi 8, Moretti 7; all. Ierardi, v.all. angeretti, sc. Cavallini.

Falli: 26; TL: 33/40.

Un canestro sulla sirena di Nodari dà la vittoria ai ragazzi di Roberto Rossi su un Pentagono mai domo e ci fa assaporare il piacere del referto rosa che da troppo tempo non portavamo a casa. Pensavamo che la partita si sarebbe giocata sul filo del ... panettone ... nel senso che avrebbe vinto chi ne aveva mangiati meno o chi li avesse digeriti meglio, invece bisogna ammettere che in campo c'erano due squadre che hanno giocato a basketball per 40 minuti (rischiando grosso di giocarne altri 5) in un buon mix di tecnica ed atletismo. I nostri sono sempre stati avanti nel punteggio ad eccezione di quattro secondi e mezzo (circa), quelli che hanno preceduto la sirena finale. E se Gabriele Nodari (al secolo Schultz) non avesse messo dentro il canestro della vittoria proprio sul filo della sirena finale probabilmente i ragazzi di coach Ierardi avrebbero avuto pochi problemi a portarsi a casa la vittoria nei supplementari contro i nostri, decimati da falli e infortuni. Ma è andata bene così e possiamo quindi dire che il nuovo anno viene festeggiato nel migliore dei modi.

Partenza a razzo dei biancoverdi che, trascinati da un Chiappa in straordinaria giornata di grazia (10 punti nel 1° quarto) e da un Messina efficace in attacco e rapace nel rubare palloni, riescono a portarsi fino a + 13 intorno al 7'. Coach Ierardi comincia a mischiare le difese (sui liberi a favore si rientra a zona) ed i nostri devono riprendere fiato. Il Pentagono arriva a meno 7 (parziale di 8-2 per i ragazzi di via Zenale) ma una splendida bomba dall'angolo di Tega Martegani ricrea una "giusta" distanza al primo breve intervallo.

Al rientro in campo le cose si fanno più difficile per i nostri (le percentuali tornano a livelli "normali" dopo che nel primo quarto qualunque pallone venisse tirato verso l'alto veniva calamitato dal canestro) anche perché la zona degli azzurri (in bianco ieri sera) diventa meno sporadica ed i ragazzi di Rossi faticano a trovare la soluzione. Cambia anche il metro arbitrale (o forse la stanchezza porta i nostri a difendere un po' più in affanno) e il Pentagono si rifà sotto. Molto bene l'under Bocchini che giuda i suoi con sapienza e che mette due bombe decisamente importanti. Otto dei 10 punti di vantaggio vengono riassorbiti e si va all'intervallo con un paio di certezze: la partita è molto bella, la stiamo giocando bene e non sarà facile vincere.

Il terzo quarto inizia bene per i nostri che mettono subito un paio di canestri (Chiappa, who else?) ma quasi subito c'è il terzo fallo di Nodari ed un brutto infortunio per Martini (speriamo bene, ma c'è paura per il suo ginocchio sinistro e/o per i legamenti che ci stanno intorno). Qui Rossi decide di affidarsi all'esperienza di Ale "Tega" Martegani che giostra la partita fianco a fianco di Luca Messina alternandosi nei ruoli di play e di guardia. Se ne giova Ale Chiappa che aggiunge ai 10 del primo quarto ed ai 4 del secondo, altri 12 punti e colleziona dozzine di rimbalzi. Alla fine riusciamo a guadagnare altri 3 punti di scarto ed la quarta, decisiva, frazione inizia con un confortante, ma ancora non confortevole, +5.

La chiave di lettura degli ultimi dieci minuti è: difesa forte! Rossi, lo sappiamo tutti, aberra la zona e comanda una uomo molto aggressiva. E, se è vero che dal campo il Pentagono ne mette appena 3 in 10', è altrettanto vero che i liberi li sanno tirare e che, probabilmente, la serenità di una classifica un po' migliore della nostra e la spinta di una vittoria prestigiosa come quella prenatalizia contro Gambolò danno maggior sicurezza ai tiratori. Si va avanti, quindi, con Ierardi a mischiare difese (ma molto iù orientato, anche lui sulla uomo) ed i nostri a beccarsi falli. Il punteggio rimane sempre sul filo dei 2 - 3 punti di vantaggio per i nostri (una volta andiamo a +5, un'altra loro vanno a meno 1).

Mancano 2'50" e il punteggio è 66-64, noi abbiamo fuori per falli Sebastio e Chiappa, Martini per infortunio, attacca Pentagono, Bocchini sfrutta un blocco di Agnesi e sta per tirare quando l'arbitro sanziona il blocco in movimento. Grandi contestazioni per il ragazzi di Ierardi (ma sempre nei limiti dell'educazione e del fair play), andiamo in attacco e subiamo fallo. Liberi per noi, 0/2. Attacco Pentagono, palla recuperata ed attacco nostro, fallo, 1/2 dalla lunetta (67-64), altra recuperata e bomba dall'angolo di Messina (70-64). Manca un minuto e mezzo ... ci dovremmo essere. Canestro lampo di Bocchini, palla ai nostri che non segnano. Viene avanti ancora Bocchini che si prende un fallo da Messina (5° fallo) facendo, anche lui, 1/2 e puntaggio sul 70-67. Nuovo fallo immediato, ancora su Martegani che fa 1/2 (71-67). Attacco Pentagono, fallo dei nostri su Agnesi che non sbaglia (71/69). Mancano esattamente 24 secondi e altro fallo immediato su Martegani che, purtroppo li sbaglia entrambi. Torna avanti Bocchini che, a 5 secondi dalla fine subisce fallo (5° anche per Martegani) e, con freddezza da veterano, fa 2/2, impattando sul 71 pari. Time out per Rossi che dovrà mettere in campo Stigliano, Nodari, Melchiori, Ciccone e Piccolo. Rimessa a centro campo di Melchiori che dà la palla in ala a Piccolo (il più giovane). Andrea parte verso il centro si guadagna spazio e l'attenzione di Agnesi che deve lasciare mezzo metro di spazio a Nodari. Palla a Gabriele che da circa 3 metri sale in sospensione e la mette, dolcemente sul lato giusto del secondo ferro proprio mentre la sirena dice "basta così!". Onore e merito a Gabri per la realizzazione vincente contro la sua ex squadra. Onore e merito a Piccolo per aver giocato da veterano l'azione decisiva della partita. Onore e merito a Rossi per aver disegnato il gioco finale sorprendendo tutti nell'affidare al meno esperto in campo la gestione della palla della vittoria.

Il commento finale non può comunque prescindere dalla prestazione monumentale di Chiappa, dallo splendido rientro a "tempo pieno" dell'amico di mille battaglie Tega Martegani, dalla prestazione ordinata e senza sbavature di Messina. Bene anche gli altri con Stigliano a litigare con le interpretazioni sulle sue virate e con Sebastio, stavolta un po' timido nell'alzare il braccio. Puntuali ed affidabili Ciccone e Melchiori (il ragazzino).

Per il Pentagono era partito bene Pellegrini (amo parlare degli under) che si poi un po' perso in panchina mentre sotto le plance Uva ed Agnesi, pur giocando bene, hanno dovuto cedere alla splendida serata di Nodari e Chiappa. Ordinato ma non straordinario Figini, la palma del migliore dei suoi la voglio assegnare a Bocchini che ci ha veramente fatto vedere i sorci verdi nel finale.

Sebbene contestato a tratti, l'arbitraggio è stato buono, tanto da guadagnarsi i complimenti finali di un mangia grigi come Alessandro Chiappa.

11.01.08

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