San Pio X - Magenta 72 - 80 (18-12, 35-33, 57-60)

San Pio X: Messina (16), Sebastio (12), Bruno (2), Passaretta (11), Nodari (6), Magnani, Galtarossa (5), Martini (11), Porro (7), Ciccone (2); all. Maisto, a.all. Rossi.

Falli: 28; TL: 14/22.

Magenta: Ferrari S.(4), Ferrari D.(3), Valenti (21), Giorgetti (8), Cerati (13), Barenghi (2), Cosa, Mauri (23), Asiedu (2), Bontempo (4); all. Bagatti, a.all. Ceruso.

Falli: 26; TL: 22/27.

Che Magenta fosse una squadra forte ed insidiosa non lo dubitava nessuno, che potessero batterci ci stava tutto. Il fatto è che per due quarti li abbiamo controllati abbastanza bene e, pur con un esiguo + 2, eravamo andati negli spogliatoi in vantaggio. Nella prima metà partita abbiamo difeso abbastanza bene (dico abbastanza perchè i momenti di black out non sono mancati e, comunque abbiamo subito 33 punti) ed abbiamo attaccato con sufficiente lucidità. Il problema, o forse il merito è di coach. Bagatti, è stato nella nostra poca lucidità nella seconda parte della partita. Una zona press, abbastanza intensa, ci ha fatto perdere molti di quei secondi necessari per imbastire attacchi ordinati e produttivi. Troppe palle perse e troppo nervosismo. Io per primo avevo paura dell'arbitraggio (più per trascorsi storici che per altro) ma devo ammettere che non è possibile addebitare ai "grigi" nessuna responsabilità per la nostra battuta d'arresto. Le partite (e gli arbitraggi) vanno così. Per qualche minuto sembra che vedano solo il falli di una squadra e poi, ad essere obiettivi, bisogna ammettere che, se ci si mette nei panni degli avversari, sembra che vedano solo i falli dell'altra. Alla fine i conti quasi sempre tornano. Gli arbitri possono adottare un metro che non si adatta al "tuo" gioco ma, qui si vede il buon arbitro, se il metro è costante o, quantomeno, è coerente con una logica, sei tu che devi capire come comportarti.

Nel terzo quarto, si diceva, Magenta ha tenuto meglio il controllo della partita ma, sinceramente, si è andati avanti punto a punto. Stesso discorso nella prima parte dell'ultima frazione. Magenta si è portata avanti di 5-6 punti ma i verdi erano lì, pronti ad approfittare di qualunque situazione favorevole. A circa 5 minuti dalla fine, non voglio raccontare i dettagli, l'episodio che ha condizionato la fase finale della partita: l'espulsione di Galtarossa. I nostri hanno cercato la rimonta, si sono avvicinati a -3 (si era arrivati anche a -10) ma gli ultimi attacchi non hanno prodotto risultati se non per Magenta che ha potuto riportare il suo vantaggio a livelli tranquillizzanti.

Tra i nostri voglio sottolineare un accenno di ripresa di Sabastio che, pur rimanendo lontano dai suoi standard, comincia ad ingranare.

Magenta si è dimostrata un eccellente squadra, un bel mix di giovani e giovanissimi, che può vincere ovunque.

15.10.06

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