San Pio X - Leone XIII  92-80  (26-32, 51-44, 67-63)

Leone XIII: Mazzoli (19), Pistorello (1), De Bastiani, Vai (6), Cea (2), Pastonesi (4), Volontè (15), Cappellari (41), Crosignani (4), Speroni; all. Corti.

Falli: 24; TL: 18/26.

San Pio X: Torti, Bruno, Fusco (10), Lisanti (2), Ciccone (32), Messina (2), Piccolo (28), Casetta (2), Palomba (4); all. Rossi, sc. Dettoni.

Falli: 23; TL: 18/25

La belle prova mostrata contro l'Ebro non viene confermata con il Leone XIII. Probabilmente le difficoltà legate al numero di giocatori che possono essere effettivamente messi in campo (e non solamente a referto) e il fatto di giocare lontano dai familiari canestri di Via G. da Procida, unito ad una giornata meno brillante dei nostri hanno determinato la sconfitta. La partita c'è stata e ne è dimostrazione il fatto che ad appena 6 minuti dalla fine la situazione era di equilibrio (72-72). Magari sono mancate le gambe, o la testa, per riuscire a fare l'ultimo strappo.

Si parte con la speranza di avere un play di ruolo in campo, avendone schierati due a referto, ma Torti partecipa alla partita solo per fare ruota (non è ancora assolutamente possibile per lui affrontare i rischi di una partita) e Bruno, reduce da uno stiramento rimediato in serie D con la Canottieri, ha al massimo 5 minuti complessivi di autonomia. La palla viene di conseguenza affidata a Jacopo Casetta che svolge il suo ruolo che diligenza e, tutto sommato, piuttosto bene. Purtroppo a Jacopo manca ancora il fondo per reggere quei 35 minuti di partita che gli sono toccati. E' comunque molto interessate il lavoro che Rossi sta facendo su questo ragazzo che rappresenta un ottimo investimento per il San Pio del futuro. Altre note positive arrivano dall'altro '88, Andrea Piccolo, che si sta conquistando a suon di punti (28) una posizione in quintetto. Il solito Ciccone (32 punti per lui) ha dato il suo potente contributo in attacco, tirando, penetrando e rubando.

Il punteggio finale, peraltro, testimonia una certa rilassatezza delle difese e, guardando il referto, non può non saltare agli occhi la strepitosa prestazione di Cappellari che con 41 punti ha letteralmente disintegrato il San Pio. A fianco di Cappellari il '90 Mazzoli ha offerto quei 19 punti che, alla fine bilanciano alla perfezione (19+41=60) la prova della coppia di realizzatori bianco verde (32+28=60). La sconfitta, allora, sembra essere arrivata dalla differenza realizzativa del resto delle squadre. A mio giudizio la differenza è stata nella mancanza di ossigeno nell'ultima frazione di gioco. Mancanza di ossigeno determinata anche dall'espulsione (frettolosa) di Messina, reo di una spinta a Crosignani a gioco fermo che lo stesso giocatore arancione ha giudicato assolutamente veniale. 9 a referto, di cui 1 non utilizzabile, 1 utilizzabile per qualche minuto e senza Pier da metà del terzo quarto, ne rimanevano sei che, con grande generosità si sono dannati ma che alla fine hanno dovuto soccombere ai ragazzi guidati da Corti. Non mi sono piaciuti i gesti di nervosismo che ho visto da parte di qualcuno e mi è piaciuta la grinta che ci ha tenuto in partita per almeno 7/8 di gara.

19.02.07

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