San Pio X - Bresso Basket  75 - 64  (21-19; 43-38; 58-53)

San Pio X: Stigliano (6), Sebastio (8), Torti (4), Nodari (13, Melchiori, Galtarossa (15), Martini (12), Palomba (3), Porro (2), Messina (12); all. Rossi, v.all. Rigamonti.

Falli: 26; TL:19/27

Bresso Basket: Lavizzari (10), De Pasquale, Bocca (4), Chiapparini (11), Salodini (2), Previati (6), Marchettini (7), Re (14), De Lorenzi (8), Farina (2); all. Pellizzola, v.all. Indovini.

Falli: 22; TL: 21/27.

La paura che gli strascichi della Pasqua (abbacchio con patate, colomba e cioccolata in quantità, palestre inopinatamente chiuse con conseguente 1 allenamento 1 negli ultimi 10 giorni) potessero pregiudicare la prova dei nostri ragazzi è stata finalmente fugata. Probabilmente le motivazioni hanno giocato un ruolo determinante in una partita combattuta ma, a mio giudizio, sempre condotta con buona sicurezza seppure con scarti mai al di là dei 10, 12 punti. La chiave della partita era l'ingabbiamento di Max Re, indiscusso leader dei ragazzi di Pellizzola. La prova di Schultz Nodari è stata per questo motivo assolutamente da incorniciare, così come lo è stato il meccanismo di raddoppi studiato da coach Rossi e messo in pratica a turno dai vari Stigliano, Porro, Martini e Melchiori. Per Bresso il tiro da fuori non ha prodotto risultati significativi (molto bene, peraltro dalla media) e quindi la difesa ha sofferto non più del "giusto". In attacco si sono visti in netta ripresa Galtarossa e Sebastio. Alessandro (rimane il dubbio se sia una guardia o un'ala piccola, ma chissenefrega) ha prodotto un "fatturato" limitato (15 punti per lui, best scorer della partita) ma di altissima qualità: tutti i suoi canestri sono stati, come dire, belli al limite dell'imperialità. Capitan Seba, ancorché limitato nel minutaggio per ovvi motivi di scarsità di preparazione, ha fatto vedere che sta tornando ai SUOI livelli. Difesa attenta e movimenti in attacco come gli si vedevano nel girone d'andata dello scorso campionato. Il tutto condito con un 2/2 ai liberi e 2/3 nel tiro da 3.

Primo quarto senza nessuno scossone con l'unico patema dei falli, pochi ma concentrati (2 per Messina e 2 per Porro) che hanno obbligato Rossi a Togliere prematuramente Marco da sotto le plance ed a mettere in campo Andrea Torti per far ... riposare Luca Messina. La frazione di gioco si stava chiudendo con un tranquillizzante +4 e palla in mano quando una sciocca persa ha consegnato a Previati la possibilità di andare al primo breve riposo con uno scarto limitato a -2.

Secondo quarto in linea con il primo con Bresso che mantiene le distanze (mai più vicini di 2 punti, mai più lontani di 8) e con l'apparizione di Messina, per un paio di minuti, giusto il tempo per prendersi il terzo fallo e tornare in panca. Tortellino, comunque, svolge il suo compito egregiamente (senza strafare ma senza la minima timidezza) e, insieme all'altro under "Ringhio" Miki Palomba produce un fatturato che vale tutto lo scarto a fine tempo (5 punti).

Al rientro in campo coach Pellizzola prova a mischiare le difese alternando un po' di zone a delle uomo aggressive. Ci vogliono due minuti per vedere il primo canestro (Porro da sotto) che con il successivo canestro di Martini consolida il vantaggio San Pio a + 9. A quel punto si ha l'unico momento in cui Bresso ha avuto uno sprazzo: due canestri di Marchettini ed una bomba di De Lorenzi riportano i bianchi sotto ad appena -2. Immediatamente Martini (bomba) e Messina (finalmente tranquillizzato) guidano la squadra con autorevolezza facendo quasi sempre le scelte giuste.

Gli ultimi 10 minuti cominciano con uno sfondamento fischiato a Messina ed un fallo in difesa di Nodari: in campo ancora Torti e Porro. Bresso, tuttavia, non riesce ad essere incisiva e mai, a mio avviso, la partita viene messa in discussione. Si finisce con il pubblico in piedi ad applaudire la vittoria San Pio e con un meritato (dai ragazzi) referto rosa per il sottoscritto.

Per il San Pio bene tutti (Stigliano disciplinato ed efficace in attacco e difesa, Melchiori esemplare in tutto) ma il titolo di MVP ve assegnato, senza dubbio, a Gabriele Nodari che ad una prova difensiva di assoluto valore (e non c'era da marcare l'ultimo arrivato) ha affiancato una prova in attacco eccellente sia per efficacia che per disciplina.

Per Bresso mi sono piaciuti Chiapparini e Marchettini mentre Re (al di là di 14 punti che, per uno normale non sarebbero proprio da buttare) mi è parso al di sotto della sua fama.

In tribuna notate alcune vecchie glorie (uno diceva di essere venuto a vedere Re con cui aveva giocato, nel secolo scorso, ad Arese, l'altro di essere passato a prendere la zia ed ad organizzare il play ground del sabato pomeriggio) e qualche piccolo vuoto: la speranza è che nelle prossime, decisive, partite ci sia un po' più di pubblico a sostenere i nostri ragazzi.

Arbitraggio normale con le normali contestazioni che capita di vedere sempre su tutti i campi.

13.04.07

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