San pio X: Ferni n.e, Cian 24, Greco, Vignati 6, Torricelli 8, Alberti 29, Zecchini 4, Mathlouthi 4, Gueye 2. all. Scala

Tiri Liberi 11/22

Social Osa: Paleari, Battaglia 6, Corvi 2, Marchetto 7, Gagliardi 14, Galasso 8, Stigliano, Sterrore 8, Lanfranchi, Mazzoleni 2. all. Wolter

TL: 7/15; 5 f.: Battaglia, Galasso.

La prima domanda dopo il fischio finale dell'arbitro Basile è stato...ma i nostri avversari hanno mandato in campo la squadra b? Ma sono arrivati davvero in Giovanni da Procida? Una gara a senso unico che, dopo un primo quarto a difese serramanico (quando segnano Mathlouthi e Vignati, 8 punti su 14, significa che le gambe sono piegate, i gomiti aguzzi e il clima è quello di battaglia), comunque vinto agilmente 14-8, la Social Osa si scioglie, letteralmente su sé stessa, abbattuta a colpi di percussioni atomiche da Alberti, di nuovo leggiadra gazzella in sconfinata steppa. 41-22 a metà gara, giallorossi basiti oltremisura, che ciccano passaggi elementari e subiscono la velocità e la potenza fisica dei ragazzi di Scala (oggi "orfano" del Pier Parravicini, fermato da un piccolo ritocco al ginocchio).

E nel terzo quarto nonostante le strigliate del coach ospite che chiedeva sangue negli occhi dei suoi, la musica non cambiava: Alberti, ancora Alberti e sempre Alberti, mentre Cian, si fa per dire, stava di riserva..occhio però che il Colibrì, senza strafare, ne mette 24 che, a ben vedere, dato il minor minutaggio rispetto a Michael, forse è impresa ancora più notevole...non avrei detto, ma le cifre sono fatti inequivocabili.

Si arriva per inerzia al quarto finale dove i giallorossi provano a pressare su un San Pio largamente sazio che dopo aver doppiato gli ospiti (63-31 ad inizio ultimo quarto), lascia fare: Social Osa mette un paio di triple con Gagliardi, ma è pura statistica.

Ciò che più inquieta è stato l'approccio mentale dei nostri avversari che, più che brocchi, sono apparsi rassegnati e sfiduciati...e sì che i nostri erano in 9, di cui uno, Simo Ferni, troppo fresco di scavigliatura, a far numero. Credo comunque che faremmo bene a non montarci la testa e ad aspettarci al ritorno ben altra musica.

Dei nostri vizi e virtù dei vecchi tempi...soluzioni di tiro accentrate sul duo Cian Alberti che stasera ne ha fallite poche, lasciando però solo briciole offensive agli altri; difesa insolitamente impenetrabile, con note di merito ai vari Mathlouthi, Zecchini, Greco, Abdul e Torricelli, davvero tignosi.

18.01.08

Old Voit