San Pio X - Ebro 94 - 63

San Pio X: Alberti 19, Torresin 19, Cian 15, Torricelli 10, Mathlouthi 9, Pozzi 9, Vignati 4,  Zecchini 4, Guebre 2, Greco 2, Ferni n.e., Tragno n.e.. all. Scala

t.l. 23/37 Triple: 3 (2 Torresin, 1 Cian)  5 Falli: Pozzi

Ebro: Rotto 3, Guaita 1, Venturelli 2, Cuppari 8, Bonsanto 8, Lovisi 2, Monterisi, Pepi 13, Marciano4, Tavoni 12, Buzzoni, all Caravita

t.l. 17/30 5 falli Venturelli, Bonsalto, Marciano; triple: 4 (Cuppari 2, Tavoni, Pepi)

Una volta valicare l'Ebro significava avviare la riconquista de parte dei Franchi nei territori occupati dai mori...ma anche l'attacco di Annibale all'impero Romano...od altre vicende storiche tristi della guerra civil de Espagna che videro su questo fiume la cruenta resistenza finale dei repubblicani alle truppe di Franco...atto di forza comunque..ed in molti casi di eroismo. Come stasera al Palaiseo guarda caso contro l'Ebro. Chi dunque il nostro Annibale, o, se preferite il Roland o El Cid? Per affetto e solidarietà al Colibrì che stasera era avviato alla testa dei suoi ad un'offensiva destinata poi a travolgere prime e seconde linee avversarie...sto parlando di Tommaso Cian che dopo un primo quarto davvero monstre 15 punti sui 28 della squadra, con tripla e pioggia di tiri che spingono gli ospiti presto a distacchi abissali, ci mette letteralmente la faccia, finendo fuori all'inizio del secondo quarto con labbro tagliato profondamente e volto tumefatto da uno scontro fortuito con un avversario. Ma è proprio qua che si vedono gli attributi dei ragazzi di Scala...anziché farsi intimorire si lanciano con veemenza e rapidità sulla difesa avversaria non permettendole di respirare, anzi, caricandola di falli: dopo il 28-16 del primo quarto si aggiunga il 48-30 con cui si chiude metà gara. Le orde SanPiesche si abbattono coi tre moretti Alberti (altra prova tonica), Mathlouthi (un guerriero) e Guebre (una gazzella) e le due Torri di regia (Luca e Daniele), senza trascurare ancora l'oscuro e prezioso lavoro di raccordo di Luca Vignati, ormai specializzatosi nel ruolo di vecchio saggio (oh amico, però questi son ruoli da Seconda Divisione: qualche iniziativa in più in attacco non guasterebbe), mentre Andrea Pozzi, troppo aggressivo, paga fio in falli.

Terzo quarto dove Ebro tenta con Pepi e Loviso (quest'ultimo irriconoscibile rispetto all'ottima gara di andata) di rifarsi sotto tornando a -10 (54-44 San Pio)...ma è un fuoco di paglia...il generale Scala muove la brigata degli arditi e voilà Torresin catapultarsi con incoscienza ma efficacia in penetrazioni efficaci, Torricelli infilare 6 liberi di seguito seguito, Alberti cavar dalle gambe jump efficaci da 2, mentre anche Zecchini e Mathlouthi danno il loro contributo. Ebro cede di schianto e rotola malamente verso un'asfaltata che oggettivamente non merita, ma che il punteggio non nasconde. Spazio finale anche per Matteo Greco, a segno pure lui.

Vittoria a mio avviso impressionante per la maggiore reattività dell'avversario (ben altra grinta rispetto alla Social Osa), ma perché a confermato la crescente graniticità di una macchina da basket che puoi togliergli Cian (Moiazza e per 28 minuti stasera), Alberti (praticamente per 7 gare su 8), Pozzi e Torresin (Cagnola), ma non cala i cavalli; inoltre siano ancora lontani a mio avviso dall'eccellenza, perchè sin quando tendi a giocare in velocità pura, senza testa, il rischio di trovare una squadra che ti obblighi a ragionare e ti sculacci è molto alto (i nostri corrono). Credo che si possa sì parlare di un gruppo esplosivo, ma a maneggiare con gli esplosivi occorre sempre fare attenzione.

Ma per ora godiamoci questa vittoria e facciamo tutti gli auguri a Tommy Cian perchè si riprenda in fretta da questa botta.