notizie sanpio |
Esordio vincente per Ingala e per i suoi ragazzi contro Bollate San Pio X - Ardor Bollate 78 - 67 (21-19, 38-28, 56-46) San Pio X: Sebastio 8, Torti 2, Tieghi 17, Lavizzari 20, Garavaglia 16, Casetta, Bernucci 5, Daprati 5, Piccolo, Melchiori 5; all. Ingala, a.all. Scala.
Falli: 14 + 1U; TL: 19/28 (68%) Ardor Bollate: Carli L. 10, Dickmann, Veronelli 15, Rota 4, Milanello 2, Guidi, Sassi 11, Lazzari 17, Carli R. 8, Finizio; all. Meszeli, a.all. Annoni.
Falli: 27; TL: 10/13 (77%) In un Savonarola ben affollato da tifosi di entrambe le squadre "buona la prima" per coach Ingala e per il rinnovatissimo gruppo del San Pio X. Dopo un precampionato piuttosto in sordina con l'attenzione maggiormente posta sul lavoro atletico e sul far conoscere i giocatori tra di loro, c'era molta curiosità per questo esordio in campionato. Non c'era preoccupazione, il gruppo è composto da bravi ragazzi e ottimi giocatori, ma curiosità veramente molta. E' arrivata una bella vittoria ed è la benvenuta ma, a dire il vero, quello che ha più impressionato è stato come questa vittoria è venuta. Senza particolari patemi, con serenità e grandissima intensità. Ciò non suoni come uno sminuire la qualità dell'avversario che ha, al contrario, sempre tenuto in apprensione i nostri giocando un discreto basket e lottando fino alla fine.
E pensare che la serata era cominciata nel peggiore dei modi: durante il riscaldamento Mark Trombin, che per tutta la settimana aveva lamentato un dolore al tallone ma aveva voluto comunque provare a giocare, dava forfait e lasciava la squadra priva (almeno sulla carta) di uno dei pezzi da novanta della "campagna estiva". Coach Ingala aveva convocato, precauzionalmente, anche Maurizio Melchiori che si dimostrava prontissimo e velocissimo a mettersi la divisa per scendere in campo.
Avvio favorevole agli ospiti che guadagnavano qualche punto di vantaggio nel primi tre minuti con Lazzati che segnava da dentro, fuori e dalla lunetta. Molto presto, tuttavia, i nostri ricucivano lo svantaggio e chiudevano il primo quarto con un paio di punti di vantaggio.
Nel secondo quarto la fiammata che ci portava a creare il solco determinante. Lavizzari guidava il gioco (senza disdegnare il tiro e le iniziative personali) e si cominciava a creare un buon vantaggio. Reazione di Bresso che si stava riportando sotto, anche approfittando del momento di riposo che veniva concesso a Garavaglia, inserendo Melchiori. Azione prolungata dei nostri che sembravano impantanati in una eccellente difesa arancione quando il gattone, l'unico per il quale questa società ha deciso di pagare i diritti di svincolo, allo scoccare dei 24 secondi alzava la mano e metteva una bomba che spezzava le gambe ai ragazzi di Meszeli. Il quarto si concludeva con un confortante vantaggio di 10 punti e con ampi sorrisi sui volti dei tifosi biancoverdi.
Da qualche parte deve essere scritta una regola del basket che, più o meno recita: "nel terzo quarto la tua squadra prenderà il parziale determinante". Fin'ora mi era sempre successo e mi era, quasi sempre, successo di essere dalla parte sbagliata del parziale. Che tifassi San Pio, Olimpia, Nazionale o Lakers, era sempre successo. Ho temuto fortemente che la storia si ripetesse anche stavolta. Bollate partiva subito forte e, da meno 10, arrivava in un baleno a meno 4 ... ma due bei canestri di Garavaglia rimettevano subito le cose a posto. Si proseguiva poi in assoluto equilibrio e la "maledizione" del terzo quarto veniva sfatata.
L'equilibrio si protraeva anche nell'ultimo quarto e, senza scossoni, si arrivava alla sirena finale con un confortante +11 e, quel che conta, uno splendido folgietto rosa nella mani della dirigenza San Pio.
La vittoria è arrivata grazie a tutti i giocatori in campo e, lasciatemelo dire, anche a quelli fuori (tutti in tribuna a tifare per i compagni). Verrà anche il loro turno (magari molto presto) e ci si aspettano grandi cose anche da loro. Eccellenti (anche numericamente) le prove di Steve Lavizzari, di Piede Tieghi e di Giorgio Garavaglia (che bello avene uno grosso lì sotto). Non vanno tuttavia dimenticate le prove di tutti gli altri, dal citato Melchiori, al silenzioso Daprati (quante botte prese e date sotto la plancia), al combattente Bernucci (10.000 rimbalzi e tanti, tanti falli guadagnati). Ovviamente c'erano anche i "vecchi" (per militanza e fedeltà): Sebastio ha messo due bombe e lo abbiamo visto penetrare come non faceva da un paio di anni. Probabilmente il fatto di avere, oltre ai due play di ruolo (non dimentichiamo il "vecchio" Tortellino) anche una guardia/play come Federico Tieghi, lo ha scaricato da responsabilità faticose come quella di portare su palla. Arrivando sul perimetro d'attacco più lucido il buon Seba ha avuto la possibilità di ripetersi ai livelli che gli sono più congeniali. Poco spazio, ieri, per gli under Casetta e Piccolo. Ma per loro ce ne sarà sicuramente più avanti nella stagione, quando tutta la squadra avrà acquisito maggior sicurezza.
Bollate è una buona squadra, tosta e ben fornita in tutti i ruoli che nella prosecuzione del campionato darà del filo da torcere a tutti gli avversari. E' stato un piacere ritravarsi come avversario Tano Finizio, anche se senza la maglia di Novate ha fatto una strana impressione.
L'arbitraggio mi è piaciuto. E' stato equilibrato ed il metro è rimasto costante per tutta la partita.
Due righe finali per coach Ingala: alla fine della partita era visibilmente soddisfatto. E ne avevo tutti i diritti. La squadra ha giocato, vinto e divertito, divertendosi. Cosa vogliamo di più? Apprezzati i complimenti, a fine partita di molti dei tecnici presenti e, particolarmente graditi quelli arrivati dalla Slovenia che ci ha mandato coach Roberto Rossi. 26/09/2008 spa
|
i campionati |